Eija - Liisa Ahtila
Eija-Liisa Ahtila (Hämeenlinna, 6 agosto 1959)
E' una video-artista e regista cinematografica finlandese. Dopo aver compiuto studi cinematografici e sui formati multimediali sia a Londra che a Los Angeles, dalla fine degli anni ’80 lavora in diversi campi della creazione audio-visiva come la fotografia, le performance e le installazioni. Al momento, la sua attività si concentra principalmente su opere cinematografiche e installazioni video. Coi suoi lavori esplora tecniche narrative sperimentali, quali la connessione tra spot pubblicitari e cortometraggi, le tecniche di split-screen e le possibilità derivanti dalla narrazione su più schermi. I suoi film sono stati presentati in importanti festival internazionali tra cui Rotterdam, Miami, Hong Kong, Helsinki e il Sundance Film Festival, e sono stati trasmessi su diversi canali televisivi, sia in Europa che in Australia. Nei suoi primi lavori la Athila ha trattato gli sconvolgenti drammi umani che stanno al centro delle relazioni personali come ad esempio la sessualità giovanile, i rapporti familiari, la disintegrazione mentale e la morte. I suoi ultimi lavori, tuttavia, toccano questioni artistiche più profonde e basilari in cui esamina i processi di percezione e di attribuzione del significato, a volte alla luce di temi culturali ed esistenziali di più ampio spettro come il colonialismo, la fede e il post-modernismo. La sua abilità nel raccontare attraverso le immagini e nel tratteggiare toccanti ritratti umani, ha catturato l’interesse del pubblico e le ha consentito di ottenere l’apprezzamento della critica internazionale. I film di Eija-Liisa Ahtila hanno vinto importanti premi internazionali e molti tra i più importanti musei di arte contemporanea le hanno dedicato una retrospettiva. La Tate Modern di Londra le ha dedicato una mostra monografica nel 2002, mentre il MoMA di New York ha presentato nel 2006 la sua installazione video The Wind. Nel 2008, il centro espositivo di Parigi Jeu de Paume le ha dedicato una retrospettiva. Il British Film Institute ha pubblicato in DVD The Cinematic Works of Eija-Liisa Ahtila, garantendo così l’accesso al suo lavoro ad un pubblico più vasto. L’artista finlandese ha partecipato due volte all’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Nel 1999 era presente con il video Lohdutusseremonia (Consolation Service), grazie al quale ha ottenuto una menzione d’onore. E’ tornata alla Biennale nel 2005, dove ha presentato The Hour of Prayer, opera che indaga sul senso di perdita e sul dolore derivante dalla morte del proprio cane. Tra i suoi lavori, Plato’s Son (1990), un cortometraggio di stampo filosofico nel quale un alieno giunge sulla terra, The Trial (1993), Me/We, Okay, Gray (1993), If 6 was 9 (1995/96), un film in split screen sul mondo degli adolescenti e sul loro rapporto col sesso, Love is a Treasure (2002) e Where is Where (2009), un’installazione video su più schermi che tratta il tema della guerra e dei suoi effetti traumatici sui i civili. Eija-Liisa Ahtila ha ottenuto una serie di importanti riconoscimenti nell’arco della sua carriera, tra i quali il Young Artist of the Year Award in Finlandia (1990), l’AVEK Award per gli importanti risultati ottenuti nel campo dell’audio-visivo (1997), l’Edstrand Art Prize (1998) e il Vincent Van Gogh Bi-annual Award for Contemporary Art in Europe (2000). L’artista finlandese è stata inoltre premiata con l’Artes Mundi Prize a Cardiff (2006) e col Prince Eugen Medal for outstanding artistic achievement in Svezia, nel 2008.
English
Eija-Liisa Ahtila was born in Hämeenlinna, Finland in 1959. She studied filmmaking at the London College of Printing, the University of Helsinki and at the University of California in Los Angeles. Eija-Liisa Ahtila has long been considered a master of the cinematic installation form. Her work is conceptually organized around the construction of image, language, narrative, and space, and she has often probed individual identity and the boundaries of the subject in relation to the external world. Using the visual language of cinema, Ahtila presents large-scale installations with split-screen projections on multiple panels. These viewing conditions, with their simultaneously charged vantage points, break the idea of cinematic perspective and construct an experience of several co-existing times and spaces for being.
Ahtila's work has been widely exhibited, most recently at the Lehmbruck Museum, Duisburg, Germany (2019); the M Museum, Leuven, Belgium and the Serlachius Museum Gösta, Mänttä, Finland (both 2018). She has also had solo exhibitions at the Australian Centre for the Moving Image, Melbourne, Australia (2017); Guggenheim Bilbao, Spain (2016); Albright-Knox Gallery, Buffalo, New York and Oi Futuro, Rio de Janeiro, Brazil (both 2015); the Israel Museum, Jerusalem (2014); Kiasma, Helsinki, Finland (2013); Museo del Palacio de Bellas Artes, Mexico City, Mexico (2012); Art Institute of Chicago, Illinois (2011); Parasol Unit, London, UK (2010) amongst many others.
Eija-Liisa Ahtila has been honored with numerous prizes over the past two decades that include, most recently, becoming an Academician of Arts in Finland (2009); The Prince Eugen Medal for Outstanding Artistic Achievement, Sweden (2009); Artes Mundi, Wales International Visual Arts Prize, Cardiff, Wales (2006).